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Questa è la storia di una coppia che, a causa del Covid 19, ha dovuto cambiare i propri piani e stravolgerli in modo creativo e inaspettato.

Filippa e Alexander vivono in Danimarca e l’anno scorso hanno deciso che si sarebbero sposati in Italia.
Avevano sempre immaginato un matrimonio intimo con la famiglia e gli amici più cari tra Basilicata – Matera – e in Puglia per festeggiare una settimana insieme.

La pandemia e il conseguente blocco, come per molte coppie, ha significato reinventarsi e adattare i propri piani a una situazione inaspettata e incerta.

L’idea di una fuga d’amore è venuta a Filippa che durante la quarantena ha passato ore su internet alla ricerca di una soluzione creativa per sorprendere Alexander. La determinazione ripaga sempre e infatti quando si è imbattuta nelle foto di un brand italiano, Acqua di Puglia, famoso per la ristrutturazione e l’affitto di tipiche case pugliesi è stato facile immaginarsi in una di quelle location meravigliose: l’idea di scambiarsi le promesse da soli, lontano da tutti, non sembrava più così triste ma anzi era incredibilmente romantica.

Fondamentale è stato l’aiuto della planner Elena Pistone, che ha progettato il soggiorno presso la Maison Salentina a Patù e l’organizzazione della cerimonia simbolica e della cena al Riad Salentino di Matino.

Quando Fili e Alex mi hanno contattato per condividere i loro piani sono saltata sulla sedia e mi sono detto “sarà una bomba!”. Abbiamo organizzato un servizio fotografico che includesse i vari momenti della giornata alternando stili di fotografia differenti e un po’ distanti dalla classica fotografia di matrimonio italiana.

Mi volevano tutto il giorno con loro ma in un modo estremamente rilassato per vivere l’esperienza e divertirci insieme.
Siamo partiti la mattina, nella casa della Maison Salentina, che li ha ospitati per tutto il weekend. Eravamo su un bellissimo terrazzo incastonato tra i tetti e le pareti screpolate delle vecchie case del centro storico di Patù. Nelle ore più calde ci siamo spostati all’interno, circondati dagli elementi e dai decori tipici salentini in un elegante accostamento rustico.

Nel pomeriggio, invece, ci siamo spostati a Matino, paese a pochi chilometri di distanza, presso il Riad Salentino, una residenza bianco gesso dal sapore ancora più mediterraneo, sempre su due livelli con corte interna, terrazzo, impluvium e angoli verdi decorati con fichi d’india, dove Filippa e Alex si scambiavano gli anelli.

La cerimonia si è svolta nella terrazza tra veli svolazzanti di garza bianca e cuscini di lino grezzo: le fedi nuziali poggiavano su una bellissima foglia di fico in ceramica nera.

Per la cerimonia la sposa ha indossato un blazer burro con pantaloncini accompagnato dal velo dell’abito da sposa che avrebbe dovuto indossare al matrimonio, un paio di sabot con tacco in metacrilato e una calla bianca al posto del classico bouquet. Anche i gioielli e le fedi nuziali hanno rispettato lo stile pulito e moderno degli sposi.

Non dimenticherò mai l’ironia e la dolcezza di Filippa che, tra emozione e risate, durante la cerimonia, ha promesso ad Alex di non lasciare mai più i capelli in giro per casa.

Dopo la cerimonia, veloce cambio di abito e cenetta intima in terrazzo su di un tavolo basso allestito con meravigliose ceramiche salentine e i benauguranti “pumi pugliesi”.

Con le luci del crepuscolo e dopo una giornata calda e impegnativa, un bagno al chiaro di luna è stata la degna conclusione.
Il momento della torta è stato troppo divertente e ammetto che anche io e Elena la planner, abbiamo mangiando quelle deliziose tortine con le mani!

Ma il colpo di scena è arrivato a mezzanotte con lo spettacolo pirotecnico a sorpresa organizzato da Alex con la complicità di Elena.

Questo matrimonio è stato pubblicato sul blog australiano di matrimonio Anti Bride